Paolo Sorrentino e le Tre Galline

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Paolo Sorrentino con La Grande Bellezza ha vinto il Golden Globe per il miglior film straniero. In pratica l’anticamera degli Oscar. Serata allietata da un sobrio menu di tre portate “ispirato alla California e ai suoi sapori” che lascia un po’ delusi.

Resterà deluso anche chi dal partenopeo Sorrentino si aspettava un endorsement per la cucina napoletana. Al contrario, si è dichiarato un fan di quella piemontese ritenuta paragonabile e forse superiore della cucina siciliana, come ha confessato a Extra Torino.

Cosa amo di Torino? Niente di più facile: i ristoranti! Ogni volta che vengo a girare un film in città, ingrasso di un bel po’ di chili. Mi rendo conto che detto da un napoletano come me può sembrare un’eresia, ma io credo che la cucina piemontese sia davvero a un livello superiore, una cosa quasi senza eguali. Forse quella siciliana può raggiungerla, ma davvero io ho una passione per i vostri piatti. E poi, è la quantità dell’offerta che mi fa impazzire: mai visto un così gran numero di buoni ristoranti. Il mio preferito in città? Le tre galline.

Paolo Sorrentino ha anche deciso di sconvolgere la classifica dei Cento di Torino che già aveva fatto discutere per la presa di posizione di Davide Scabin a proposito della critica gastronomica.

Il suo ristorante preferito è il Tre Galline che figura solo al 23mo posto della top 50. “La cucina combatte e si dimena tra un fritto misto necessario e la tentazione di una crema di asparagi con uovo poché e caviale di trota”. Insomma, un ristorante da tradizione e innovazione o, come dice la guida, “di lotta e di governo” in cui si ritrovano ingredienti forti come le interiora e un menu degustazione a 50 €.

Il piatto migliore? La finanziera anche se la migliore, ci dicono dal ristorante, “rimane quella che mi preparava la nonna”.

Una tavola che è un cinema anche per voi dopo che avete sancito il successo dei migliori bistrot di Torino dall’inarrivabile rapporto qualità – prezzo?